Thursday 20 March 2014

Quando l'assurdo prende forma: la over-qualificazione - The absurdity of the over-qualification


(scroll down for the english)

E li davanti a te, sotto i tuoi occhi, sei sicura questa volta di poterlo afferrare.
E poi, quell'annuncio sembra scritto per te. 
Sai che é ciò che vuoi e sai che renderesti al meglio.
Ci hai pensato, certo. Hai stabilito le tue priorità. 
Cerchi un ragionevole equilibrio vita / lavoro.
Valorizzi la stabilità. Non le fastositá. 
Hai fatto tutto bene, hai adottato sin dall'inizio la strategia giusta.
Sei stata preparata, rilassata, concentrata.
Accetti di essere giudicata.
Ti hanno lodata. E poi?

L'assurdo prende forma.
Vieni respinta.
Beh, le tue qualifiche erano insufficienti? Macché, erano troppe.
Si, t-r-o-p-p-e! 
Ti respingono perché sei troppo qualificata!

Ma che vuol dire?
E da quando la stupidità e l'ignoranza sono delle virtù?
Come può uno avere troppe competenze in un dato settore professionale?

Come possono titoli di studio, conoscenza ed esperienza, essere un ostacolo in una qualsiasi professione? 
E specialmente in un lavoro che prevede esperimenti, mansioni di laboratorio, come possono le qualifiche danneggiare la capacità di far bene il lavoro?





Ci sono ovviamente ragioni per le quali uno è interessato a quella posizione specifica. 
Realizzare quel giusto equilibrio vita / lavoro, desiderare di fermarsi in quella specifica località,  avere finalmente un contratto a tempo indeterminato regolamentato che ti garantisca almeno una pensione minima.

E poi volerne uscire. 
Volersi salvare.
Meglio tardi che mai ti dici.
Perché l'accademia ti fagocita, poi ti digerisce e ti espelle.
In seguito ad un congedo per maternità per esempio.
Quando il panorama cambia e l'esperienza accumulata non conta piú nulla.
Quando diventi solo un ennesimo senior post-doc alla ricerca di una posizione accademica a tempo indeterminato.
A quel punto l'Accademia se ne lava le mani.
Anzi fa di peggio. 
Se provi ad uscire dal pantano e a farti una vita con quello che offre, per esempio, un posto di tecnico di laboratorio a tempo indeterminato, ti risponde che sei OVER QUALIFICATO e che dovevi pensarci prima...
- Macché scherziamo?! Hai una laurea con 110 lode e menzione...hai un dottorato in biologia molecolare...hai un'estesa esperienza in alcuni dei migliori istituti di ricerca internazionali...e peggio del peggio....hai perfino pubblicazioni scientifiche! It's Impossible. Punto. 
Ti sarebbe bastato studiare solo tre anni, ora son cavoli tuoi.

Noi non abbiamo nulla da offrirti.

Definire qualcuno over-qualificato, riflette la paura che uno si stanchi presto di quel lavoro, che si annoi, che non sia motivato?
Ma gliele avete chiesto le motivazioni?...le avete ascoltate?...Vi siete fatti un piccolo esame di coscienza?

O over-qualificato significa essenzialmente essere qualificati, ma non avere alcuna altra ragione politicamente corretta per rifiutarti?

* Vignette prese dal web.


The absurdity of the over-qualification

It is there in front of you, under your eyes, you are sure this time to be able to grasp it.
Moreover, it seems as if that advert was written for you. 
You know it is what you want, and you know you will give it your best.
Sure, you have thought about it. You set your priorities. 
Looking for a reasonable work / life balance. 
Enhancing the stability, not the pomp. 
You did everything right.  
You were prepared, relaxed, focused. 
You agreed to be judged. 
They praised you. And then?

The absurdity takes shape.
You are rejected.
Well, your qualifications were insufficient? Nah, they were too much.
Yes, t-o-o-m-u-c-h!
You are rejected because you're overqualified!

What does it mean?
Since when stupidity and ignorance are virtues?
How can someone have too many professional expertise in a given field?
How can educational qualifications, knowledge and experience, be an obstacle in any profession?
And, especially in a job that involves laboratory tasks and experiments, how the qualifications may impair the ability to do a good work?



There are of course reasons for which one is interested in that particular position.
Achieving the work / life balance, staying in that specific location, finally have a permanent regulated contract to ensure at least a minimum pension.

And then... wanting to get out.
Desiring to save oneself.
Better late than never.
Because the academy phagocyte you, then digests and excretes you.
Following a maternity leave for example.
When the landscape changes and the experience accumulated does not matter anything any longer.
When you become just another senior post-doc looking for a permanent academic position.
At that point, the Academy washes his hands of you.
Or better, it does worse.
If you try to get out from the morass making do with what it offers, for example, a permanent lab technician position, it answers that you are OVER QUALIFIED. That you should have thought of that before ...
Nah kidding?! You have a degree with First Class Honours ... you have a Ph.D. in molecular biology ... you have extensive experience in some of the best international research institutions ... and worst of all .... you have even scientific publications! It's Impossible. That's all.
Namely, it would have been enough to study only three years, now ... that's your problem.

We have nothing to offer you.


Saying someone is over-qualified reflects the fear that one might soon get tired of that job, that one might be bored, that one is not motivated?
But did you ask the reasons? ... Did you listen to them? ... Did you examine your conscience?

Or over-qualified essentially means that you are qualified but they have no other politically correct reason to reject you?


Is the following the solution?...(é quella che segue la soluzione?)...





* Cartoons taken from the web

12 comments:

  1. Ti capisco molto bene. Non ho un dottorato di ricerca, nè una carriera accademica alle spalle. Ho però laurea in ingegneria elettronica e master in energy management. Esperta in energia eolica. Sebbene io lavori solo dal gennaio del 2008, risulto essere troppo preparata e specializzata per poter cambiare lavoro. Credo che alla base ci sia solo una questione economica, la preparazione deve essere retribuita e le aziende preferiscono avere persone da pagare poco e alle quali proporre contratti ridicoli. Mi spiace davvero, conosco bene i sentimenti che provi. Posso solo dirti di non arrenderti anche se è difficile. Se hai chiaro l'obiettivo che vuoi raggiungere continua a perseverare. Però bisogna accettare di raggiungerlo anche tramite strade che non immaginavamo. Un abbraccio.

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    1. Ciao, grazie per il tuo commento. Hai ragione, in genere é come dici tu, una questione economica, in accademia peró i contratti sono fatti su scale di retribuzione ben precise, non c'é da contrattare nulla (o possibilità di rivalersi dopo chiedendo uno stipendio piú alto) e nel momento in cui applichi per un posto da tecnico per esempio é chiaro quale sará lo stipendio. Questa storia della over-qualificazione é una vera tortura, per niente banale perché sembra impossibile uscirne, sei over-qualificato per tutti...accademia, industrie (che dovrebbero appunto pagarti di piú), in Germania poi, paese altamente gerarchico non hai scampo. Solo passandoci si puo' capire la frustrazione che si prova! Grazie mille per il supporto, un abbraccio

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  2. E' assurdo proprio Letizia!! Sono la mamma di un giovane ragazzo laureato, che io e il padre abbiamo spinto verso un'istruzione di qualità e la cultura, dicendogli sempre che sarebbero state le uniche cose che nessuno mai avrebbe potuto strappargli! Abbiamo sbagliato? Dovevamo spingerlo verso la mediocrità o l'inganno? Voglio sperare che le "qualità" e le "competenze" valgano ancora qualcosa...e che la cultura non venga ridotta semplicemente a un titolo accademico!! Non arrenderti cara e "IN BOCCA AL LUPO" per tutto!! Baci, Mary

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    1. La cultura e l'istruzione sono un possesso e sono il motore dello sviluppo personale. Dottorandi e post-doc devono peró svegliarsi sul fatto che le probabilità di successo nel percorso Dottore di Ricerca-> Post doc-> accademica di ruolo sono scarse (soprattutto in scienze biologiche). Molte università sono ancora complici nel diffondere la menzogna che, se si lavora duro come studente di dottorato, facendo un paio di contratti come post doc all'estero, il mondo accademico alla fine ricompenserà. Non é cosí, ed i titoli e le competenze acquisite, a quel punto diventano solo una zavorra della quale sembra impossibile liberarsi.

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  3. Purtoppo è così Letizia in moltissimi settori, ma speravo che almeno in Germania le cose fossero differenti e migliori

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    1. Quando si arriva ai fatti, per parecchie cose, le similitudini non mancano!

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  4. Pensavo anche io che al di fuori dall'Italia la situazione fosse leggermente migliore, mi spiace e mi rammarico che davvero non ci sia posto nel mondo del lavoro per persone qualificate e preparate come te.... Ti abbraccio e ti auguro di cuore che sia solo un momento d'attesa e che tu possa trovare il lavoro per cui ti sei preparata! Un abbraccio!

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    1. Grazie per questo augurio Ely, é una situazione divenuta cosí ridicola alla quale occorre por fine.

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  5. Che dire, è proprio assurda la situazione! Certamente, checchè se ne dica, la meritocrazia anche in quel "bel Paese" non è applicata! Tu persevera e vedrai che, prima o poi, avrai per i tuoi meriti e le tue capacità ciò che desideri e meriti.

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    1. Grazie mille Franca, certo continuerò a perseverare fin quando ne avrò le energie, ma il tempo che passa purtroppo non fa che allontanare l'obiettivo lavoro! Si parla purtroppo troppo poco di questo problema del rigetto per 'overqualificazione' (o delle eventuali discriminazioni che esso racchiude). Baci

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  6. Sento tutta la tua delusione e ne sono davvero dispiaciuta. Mi dispiace sapere che in fondo tutto il mondo è paese, che anche lì da te succedono le stesse cose che capitano qui in Italia. Che tristezza ... solo una scusa per non avere il coraggio di dirti in faccia che forse gli costeresti troppo. Io penso che la vera motivazione sia questa in fondo, sempe e solo un fatto di interessi. Perchè, parliamoci chiaro, il mondo gira solo sugli interessi, ovunque e in qualsiasi parte!
    Lety ti dico solo di non prendertela, ti capisco e immagino non sia facile ma non puoi fare altro per non rovinarti la vita e non rovinarla a chi ti sta intorno. Ti mando un grosso abbraccio

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    1. Grazie Terry, hai ragione su tutto. E stare attenti a non rovinarsi la vita e non rovinarla a chi ci vuol bene, come dici tu é davvero importante. Un abbraccio.

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